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Tota Italia. Alle origini di una nazione

Le Scuderie del Quirinale riaprono con una mostra di grande rilievo culturale e simbolico “Tota Italia. Alle origini di una nazione”, realizzata con la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, e curata da Massimo Osanna e Stéphane Verger.

La mostra nel titolo riprende la famosa formula del giuramento di Augusto, l’uomo che per la prima volta unificò l’Italia in un territorio omogeneo. Un’unificazione sotto il segno di Roma, ma che al tempo stesso manteneva quella divisione in regioni che ancora oggi testimonia la ricchezza e la varietà delle nostre tradizioni.

La mostra racconterà questo complesso processo di unificazione – che fu scontro, incontro e ibridazione tra culture – attraverso i reperti e gli oggetti più significativi, partendo dalla straordinaria ricchezza dell’Italia preromana, affascinante mosaico di genti e di tradizioni, e ripercorrendo le tappe che, dal IV secolo all’età giulio-claudia, la condussero a essere unica sotto le insegne di Roma. Con una narrazione coerente e unitaria, libera sia dall’assoluta centralità di Roma sia dal rischio di una visione regionale, sarà possibile ammirare nella stessa sede espositiva le opere più significative di quella varietà espressiva che concorse alla formazione dell’Italia augustea e dell’Impero.

Gli eccellenti prestiti che costituiscono il corpus della mostra testimoniano l’importante patrimonio dei Musei Nazionali presenti sul territorio e racconteranno il costituirsi della nostra identità culturale, le radici del nostro Paese rievocandone anche la ricca pluralità sociale, etnica e culturale

Attività ed eventi

Incontro

03/04/2024

Artisti tra genio e follia: Antonio Mancini e Vincenzo Gemito

con Sylvain Bellenger, Jean – Loup Champion, Isabella Valente

Amici sin dall’infanzia, il pittore Antonio Mancini e lo scultore Vincenzo Gemito condivisero in totale povertà gli anni della formazione e una vera e propria passione per la rappresentazione realistica della figura umana. Negli anni Ottanta dell’Ottocento, dopo il successo dei soggiorni parigini, i due artisti affrontarono un lungo e doloroso periodo di instabilità psichica che li portò a prendere direzioni diverse: Mancini verso una pittura materica che sembra anticipare le sperimentazioni della metà del Novecento, Gemito, invece, verso il disegno di opere di altissima qualità tecnica ed espressiva.



Incontro

11/04/2024

Una città cosmopolita: gli artisti stranieri a Napoli nell’Ottocento

con Sylvain Bellenger, Stefano Causa

Con la scoperta di Ercolano e Pompei, Napoli divenne una tappa obbligata del Grand Tour e per tutto l’Ottocento la città accolse moltissimi artisti venuti a dipingere e a contemplare non soltanto le tracce delle due città ma anche lo splendore della città dominata del Vesuvio, il simbolo più forte e identitario di Napoli. Tra questi: William Turner, Thomas Jones, John Singer Sargent, molti esponenti della scuola di Posillipo, Portici e Resina, Giuseppe De Nittis, i fratelli Gigante e Palizzi, Domenico Morelli, Edgar Degas, Vincenzo Gemito e Antonio Mancini.



Incontro

17/04/2024

Napoli nell’Ottocento

con Sylvain Bellenger, Paolo Macry

Napoli, nell’Ottocento, vive un periodo culturale e artistico di grande fioritura. La città si espande, sia dal punto di vista demografico che urbanistico, si modernizza e diventa sempre più una tappa obbligata dei viaggiatori del Grand Tour. Ma la grande città partenopea è anche protagonista di numerosi cambi di governo, perde il primato di capitale del Regno, conosce la fase murattiana, il ritorno dei Borbone e l’arrivo di Garibaldi, fino a un forte ridimensionamento e a un periodo di declino.



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