Dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 Venezia celebra l'arte di Tintoretto

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autoritratto di Tintoretto
 

Dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 Venezia celebra l'arte di Tintoretto

07/12/2017

Per festeggiare i 500 anni della nascita del pittore veneziano, Jacopo Tintoretto, (1519 – 1594)) la Città di Venezia, la Fondazione Musei Civici di Venezia, la National Gallery of Art di Washington, le Gallerie dell’Accademia, la Scuola Grande di San Rocco, la Curia Patriarcale di Venezia, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia, daranno vita a un grande evento espositivo per ricordare uno dei massimi artisti del XVI secolo.

La presentazione del progetto è avvenuta oggi a Ca' Farsetti alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del presidente e del direttore Fondazione Musei Civici di Venezia, Mariacristina Gribaudi e Gabriella Belli, del curatore Frederick Ilchman, del responsabile esposizioni National Gallery of Art Washington Dodge Thompson, del direttore Gallerie dell'Accademia di Venezia Paola Marini, del Guardian Grando della Scuola Grande di San Rocco Franco Posocco, e della Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio per Venezia e Laguna, Emanuela Carpani.

Dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 in due sedi prestigiose sarà celebrata l'arte di Tintoretto, dalla sua precoce affermazione giovanile (Gallerie dell’Accademia) fino alla vitalità creativa della sua maturità (Palazzo Ducale), con un percorso integrato di capolavori provenienti dalle principali collezioni private e pubbliche del mondo, quali Louvre, Prado, National Gallery di Londra.

Dal febbraio del 2019, la mostra sarà alla National Gallery of Art a Washington, un evento del tutto eccezionale visto che si tratta della prima presentazione in Nord America della pittura del grande artista veneziano.

“Siamo orgogliosi di realizzare una mostra con opere straordinarie insieme alle persone che amano Venezia e con la collaborazione di molteplici Istituzioni – ha dichiarato il primo cittadino. Questo progetto è il segno che la città ha cambiato passo. La mostra infatti verrà realizzata con le risorse che abbiamo già risparmiato, grazie a una solidità economica ottenuta con un attento efficientamento. L'idea di collaborare con la National Gallery è motivo di particolare vanto. Oltre a raccontare Tintoretto in America, questa esposizione farà capire cosa è l'Italia”.

“Venezia – ha aggiunto Gribaudi - continua, attraverso le sue opere d'arte, a parlare al mondo e a creare continue relazioni perché siamo convinti che l'arte sia un grandissimo strumento di pace”.

Il progetto di ricerca, al quale hanno contribuito storici dell’arte di fama internazionale, - è stato spiegato - è partito dalla necessità di voler dare dignità a un artista che a Venezia ha lasciato un segno indelebile: non solo in quella che viene definita la Cappella Sistina veneziana, la Scuola grande di San Rocco, ma con moltissime altre opere. “Era dal 1937 che la città non ospitava un grande evento espositivo dedicato al pittore, proprio per questo - ha sottolineato Belli - abbiamo proposto l'idea a un grande museo internazionale come la National Gallery of Art di Washington, che vive sulla promozione culturale e non ha tariffa d'ingresso”.

La mostra a Palazzo Ducale sarà curata da Robert Echols e Frederick Ilchman, entrambi membri del team curatoriale della mostra di Tintoretto che si tenne al Museo del Prado nel 2007. Nel percorso espositivo, diverso e innovativo rispetto a quello proposto nel museo spagnolo, si potranno ammirare una settantina circa di dipinti e un nucleo raro di disegni, che illuminano il processo creativo di Tintoretto.
L'esposizione dall'Accademia metterà invece a fuoco l'opera artistica giovanile del pittore definito “sperimentatore funambolista”, fino ad arrivare al celebre dipinto “Miracolo dello schiavo”, realizzato per la Scuola Grande di San Marco.
Grazie al sostegno di Save Venice inc. l’evento consentirà anche l'esame scientifico e il restauro di 15 dipinti presenti a Venezia rivelando i colori originali. “Un'occasione di straordinaria importanza a fini conservativi”, ha sottolineato la Sovrintendente Carpani.

Le esposizioni offriranno anche l'opportunità di approfondire la vita e il percorso artistico del pittore, chiamato dai dogi e dai notabili veneziani ad abbellire i palazzi e le chiese della città con il suo straordinario talento espressivo, attraverso una molteplicità di eventi collaterali volti ad approfondire il '500 di Tintoretto nell'architettura, nella storia, nella musica, e nei tessuti. Verranno proposti itinerari tintorettiani per diffondere la conoscenza della sua arte in città e progetti educativi per i più piccoli.

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